martedì 4 dicembre 2012

Sarà tutto oro quello che brilla?- Pietre e metalli preziosi, “sugli scudi” anche nel 2013

PS Consulting Consulenze in Rete.
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Diamanti, smeraldi e metallo giallo, continuano a “tenere banco” nelle opinioni degli operatori qualificati, sui mercati finanziari. Di sicuro, l'incertezza e la crisi delle economie internazionali, incidono parecchio sull'apprezzamento di queste nobili ed esclusive commodity.

E non è affatto un caso se, il prezzo dell'oro, è nuovmente tornato a quotare oltre i 1.700$ ad oncia troy. Influenzando, di fatto, sempre più le aspettative di rivedere i massimi toccati nel 2011, ma c'è dell'altro... 
Secondo un numero sempre maggiore di analisti autorevoli, la visione sostanzialmente condivisa è che:
«il metallo prezioso ha tutti i numeri per inanellare una serie di movimenti al rialzo nei prossimi mesi. E questo soprattutto grazie alla sempre maggiore probabilità che le banche centrali e, soprattutto la Federal Reserve, metta in atto una nuova serie di stimoli monetari che potrebbe ridare fiato ad un’economia americana che cresce a ritmi molto lenti.» Molti dubbi, su questa mossa, vengono sollevati da coloro che ritengono che potrebbe nuocere all'immagine della seconda amministrazione Obama, considerandola come politicamente scorretta. Ma si sa, che in politica, è (quasi) tutto permesso. Sul “caso Oro”, tanti sono i contributi meritevoli di citazione.
Bloomberg, ad esempio, ha condotto un interessante sondaggio fra gli analisti finanziari: 14 su 20 sono del parere che l’oro abbia ancora spazi per crescere da qui alla fine dell'anno. Analizziamo quelli più autorevoli:


Td-Securities” sostiene che: «un approdo a 1.900 dollari l’oncia, nella seconda metà del 2013, poco sotto i massimi di sempre toccati nel 2011 a 1.920 $, sia uno scenario credibile
Il vento favorevole, però, non spinge solo l'oro, ma sta favorendo anche altri metalli come: l’argento, il platino e il palladio. Infatti, la stessa “TdSecurities”, fra le altre cose, è convinta che: «anche l’argento riprenderà a salire intorno ai 33-34 dollari nel quarto trimestre dell’anno in corso e a 37 dollari nel secondo trimestre del 2013»;

C'è chi, poi, non nasconde affatto una prospettiva molto rialzista, sull'oro. Si tratta dell'elvetica“Union bancaire Privée”, che afferma: «il metallo nobile, nonostante l'attuale fixing, resta ancora il principale bene rifugio sui mercati internazionali. Anche in ragione delle continue turbolenze
Ma, opinioni a parte, a sostenere la visione rialzista sul prezzo dell'oro è, sostanzialmente, la forte domanda sottostante di metallo giallo per uso investimento, che rimane molto elevata. Unitamente all'accumulo di pietre preziose: siano esse grezze o tagiate. Un occhio andrebbe anche ai freddi mercati dell'Est Europa, quella dell'“ex cortina di ferro”, tanto per intenderci.
Su tal proposito, infatti, una fonte autorevole dagli ambienti Etf, dichiara che: «le società che gestiscono gli Etf (strumenti finanziari che investono anche sull’oro fisico) hanno incrementato gli acquisti, partecipando, in parallelo, all'accumulo da parte di banche centrali. Soprattutto dai mercati di: Russia, Kazakhstan e Ucraina.»
E, come se ciò non bastasse, nel frattempo cresce anche la domanda di monete d’oro negli USA.
Intanto, anche il gruppo “Gfms” ha aggiornato il Gold Survey 2012, pronosticando che: «un approdo dei prezzi dell’oro a 1.800 dollari l’oncia entro fine anno, ma nella prima metà del 2013 si stima che l’oro possa tagliare il traguardo dei 2.000 dollari.»

Morale della favola, anche noi nelle nostre scelte strategiche, per i portafogli del 2013, condividiamo in buona parte questa lettura previsionale. Nello specifico: «noi di PS Consulting, privilegeremo i settori “Gold &; Precious” a scapito degli Asset “Equity Europa, Usa ed Obbligazionario indiscriminato”», ma questa... è un'altra storia e sarà ampiamente affrontata nei nostri “Outlook 2013”.
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by Carmine Covino, a collection of texts
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